Nel giugno del 2015, Francesco ripete la sua prima impresa sportiva, compiuta nel 1994 all’età di 20 anni. Esattamente dopo 21 anni, ripercorre il tratto di mar Tirreno che separa la penisola dalla Sardegna ma, questa volta, con un amico speciale, Riccardo Marchesini.
Francesco, circa un anno e mezzo prima di intraprendere la traversata, contatta Riccardo per proporgli un’impresa unica nel suo genere; Riccardo è infatti campione del mondo di “paracanoa”.
La paracanoa è una disciplina riservata a individui con disabilità fisica. Riccardo, all’età di 18 anni, subisce un’amputazione alla gamba; arto che nella cinetica di movimento della pagaiata, risulta indispensabile. L’idea, alla base dell’impresa, è: lanciamo il messaggio “andare oltre ogni barriera, fisica e mentale”. Percorrere 120 miglia marine in tre giorni lungo il Mediterraneo, infatti, non è cosa da poco, ne dal punto di vista fisico ne da quello interiore! Per quanto riguarda le dotazioni tecniche, Francesco ha impiegato un “Surf Ski”, mentre Riccardo una Canoa Polinesiana dotata di bilanciere.
Per Riccardo è stata una prima mondiale, per Francesco l’enorme soddisfazione d’essere riuscito a portare a termine questa memorabile impresa, da Ostia, sul litorale romano, a porto San Paolo nel nord Sardegna. Grandissimo il risalto mediatico e l’interesse dei più importanti mezzi d informazione del nostro paese.
Francesco, circa un anno e mezzo prima di intraprendere la traversata, contatta Riccardo per proporgli un’impresa unica nel suo genere; Riccardo è infatti campione del mondo di “paracanoa”.
La paracanoa è una disciplina riservata a individui con disabilità fisica. Riccardo, all’età di 18 anni, subisce un’amputazione alla gamba; arto che nella cinetica di movimento della pagaiata, risulta indispensabile. L’idea, alla base dell’impresa, è: lanciamo il messaggio “andare oltre ogni barriera, fisica e mentale”. Percorrere 120 miglia marine in tre giorni lungo il Mediterraneo, infatti, non è cosa da poco, ne dal punto di vista fisico ne da quello interiore! Per quanto riguarda le dotazioni tecniche, Francesco ha impiegato un “Surf Ski”, mentre Riccardo una Canoa Polinesiana dotata di bilanciere.
Per Riccardo è stata una prima mondiale, per Francesco l’enorme soddisfazione d’essere riuscito a portare a termine questa memorabile impresa, da Ostia, sul litorale romano, a porto San Paolo nel nord Sardegna. Grandissimo il risalto mediatico e l’interesse dei più importanti mezzi d informazione del nostro paese.